didattica // Attenti ai piedi!

Il selciato delle calli e dei campi veneziani è in gran parte composto di masegni, grosse pietre di trachite proveniente dai colli Euganei. Anche la pavimentazione ha un valore storico. Per questo nel ripristino vengono riutilizzati i masegni già presenti (introdotti a partire dal XVII secolo) e solo se necessario vengono sostituiti con blocchi di nuova estrazione. Il piano di rialzi della pavimentazione cittadina viene attuato soprattutto nelle zone più depresse (quindi soggette ad allagamento anche con maree non particolarmente elevate) per portarle, dove possibile, a +120 centimetri. Nel far ciò si tiene conto dei vincoli di tipo architettonico e ambientale, lasciando il più possibile inalterato l’aspetto originale del paramento e la quota degli ingressi di abitazioni e pubblici esercizi.

La maggior parte dei ponti veneziani è in muratura. Anch’essi negli anni subiscono un certo degrado: distacco d’intonaco dalla superficie inferiore della vòlta, disallineamento delle armille, crepe, perdita di consistenza. Necessitano, quindi, di continue opere di riparazione al fine di mantenerne la funzionalità.
Il restauro è preceduto da accurate indagini per la diagnostica e l’accertamento dello stato dei materiali e della struttura. Quindi si consolidano e riallineano le armille, si ripara la vòlta in mattoni e si posano le nuove canalizzazioni della rete dei sottoservizi sotto i gradini. Anche nel caso di ponti in ghisa si cerca di mantenere il più possibile il materiale originale, restaurandolo con saldature e imbullonature e adeguandone i profili.

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