Didattica // Ma quanto è alta l’acqua alta?

A Venezia (e solo a Venezia) viene preso come riferimento il livello del medio mare misurato nel 1897. Ciò al fine di poter seguire l’andamento delle rive e degli edifici in rapporto alla marea sempre rispetto allo stesso riferimento, noto come zero mareografico di Punta della Salute, dove si trova una stazione di rilevamento. Nel resto del territorio nazionale si usa il livello del medio mare (IGM) riferito a quello di Genova del 1942, che è di circa 23 centimetri più alto.

Il fenomeno dell’acqua alta è determinato da eccezionali situazioni in cui coincidono alta marea, bassa pressione atmosferica, vento e, in alcuni casi, pioggia persistente. Un’alta marea è considerata “normale” quando raggiunge al massimo +80 centimetri. Avviene circa 50 volte all’anno e allaga solo lo 0,1% dei percorsi pubblici.
Tra questi vi è piazza San Marco che si trova a una quota molto bassa (in alcuni punti tocca appena +70 centimetri). Un’alta marea è “eccezionale” quando raggiunge o supera la quota di +110 centimetri, allagando circa il 12% dei percorsi pubblici (mediamente 3-4 volte l’anno). In questo caso la percorribilità pedonale è garantita mediante 4 chilometri di passerelle che l’amministrazione comunale posa nei punti più depressi della viabilità principale. La quota cui tendono i progetti di rialzo della pavimentazione pubblica è +120 centimentri; la marea si presenta con un valore superiore a questo solo 1-2 volte l’anno. Nella drammatica mareggiata del 4 novembre 1966 si sono raggiunti i +194 centimetri.

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